La Pasqua ebraica è il ricordo dell'ultima piaga - la morte dei primogeniti, che alla fine ha permesso di liberare il popolo di Israele dall'Egitto. A quel tempo era necessario uccidere un agnello maschio, primogenito, senza difetto, da arrostire in modo che le famiglie potessero celebrare questa che è la festa più importante per il popolo ebraico. La festa cristiana non è altro che la morte del Santo Agnello di Dio - Gesù fu crocifisso al tempo della Pasqua. Per noi cristiani: riconosciamo la Pasqua come liberazione del popolo ebraico dal dominio del faraone; e ancora di più riconosciamo che durante questo periodo di celebrazione al suo tempo, il Salvatore del mondo è stato ucciso per riscattare i peccati del suo popolo. Per noi cristiani la Pasqua ha una connotazione ancor più speciale, perché incide su di essa la base della nostra fede: uno è morto per tutti, affinché tutti potessero vivere. Rm 5.17-18
Il Padre Celeste ha dato prova chiara che questa Pasqua con Cristo era diversa con alcuni segni:
1- il sole si oscurò (Lc 23.45).
2- la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo (Mt 27.51).
3- la terra tremò (Mt 27.51).
4- le rocce si schiantarono (Mt 27.51).
5- le tombe s'aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, risuscitarono; usciti dai sepolcri, dopo la risurrezione di lui, entrarono nella città santa e apparvero a molti (Mt 27.51-52).
La Pasqua può essere intesa in due modi:
1) Semplicemente una festa religiosa, ricca di tradizioni e costumi, legata a una specifica cultura religiosa.
2) Come una festa di “Novità di Vita”, del senso intrinseco della transizione (morte / vita), (peccato / perdono), (condanna / assoluzione dei peccati) associata al sacrificio di Gesù sulla croce.
È mio desiderio che il significato della Pasqua per te, sia quello proprio che Gesù ha fatto su quella croce, si arrese per me e per te. In modo che potessimo sperimentare una Novità di Vita, libero dal peso del peccato e con il nostro nome scritto nel Libro della Vita.
Buona Pasqua “Diversa”
Pr. Evandro Coelho